Come Devono Essere Presi Gli Antidepressivi?

IPERICO e OLIO dI IPERICO

Aifa si rifà anche ai dati di due metanalisi dei trial clinici randomizzati sull’efficacia e la sicurezza degli antidepressivi in età pediatrica pubblicate nel 2016, che hanno aggiunto ulteriori evidenze a sostegno della presa di posizione in difesa dei bambini e dei giovani affetti da depressione. Eravamo in quattro a farne parte: il professore, l’anestesista, e due studenti. Springfield, Oregon – 21 maggio 1998: il 15enne Kip Kinkel ha assassinato i suoi genitori e quindi è andato a scuola ed ha aperto il fuoco sugli studenti della caffetteria, ammazzandone due e ferendone 22. Kinkel stava prendendo Prozac. Una donna di sessantacinque anni, che ho avuto in cura per circa due anni. Modifica Apportata: Aggiunta indicazione terapeutica: Estensione all'utilizzo nei bambini e adolescenti a partire dagli 8 anni di età: Episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. Alla depressione si associano frequentemente anche disturbi cognitivi che tendono a manifestarsi per oltre il 94% del tempo nel corso degli episodi depressivi, rappresentati da difficoltà di attenzione, nella concentrazione e nella memorizzazione. Gli SSRI potrebbero addirittura diventare una terapia per il Covid anche in chi non ha una diagnosi di depressione: lo suggerisce uno studio nel quale circa 1500 pazienti positivi a SARS-CoV-2 con oltre 50 anni o ad alto rischio di un decorso più grave dell’infezione sono stati randomizzati a ricevere un placebo o fluvoxamina per 10 giorni.

Il primo studio ha analizzato il rischio suicidario e l’aggressività secondo i dati dei principali trial sulla paroxetina e di altri inibitori della ricaptazione della serotonina e della serotonina/noradrenalina, evidenziando un rischio doppio nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti. Invece gli psichiatri vengono formati (negli innumerevoli convegni sponsorizzati dalle case farmaceutiche) a trattare i pazienti depressi con un dosaggio uguale per tutti, e minimo sei mesi al primo episodio e per tutta la vita dopo il terzo episodio. I derivati SSRI, in genere, non provocano ne' sedazione ne' alterazioni cognitive: per tale motivo, oltre che per la loro irrilevante azione anticolinergica, alfa1 noradrenolitica ed antistaminica, questi farmaci sono da considerare di prima scelta negli anziani e nei pazienti affetti da patologie concomitanti che controindichino l'impiego di antidepressivi triciclici. La prima somministrazione è la migliore. Inoltre, l’effetto era rapido e presente ancora 24 ore dopo la somministrazione dell’alcol. La pronta somministrazione di un SSRI, supportata dalla efficacia propagandata dai rappresentanti farmaceutici e nei congressi scientifici (anch'essi, come è noto, tutti sponsorizzati dalle case farmaceutiche) rassicura molto e razionalizza il senso della visita specialistica, facendo tornare a casa il paziente nelle migliori condizioni per essere soggetto al benefico effetto placebo.

80%), né tantomeno è possibile attribuire il minor consumo nelle regioni meridionali alla più ampia disponibilità di interventi non farmacologici (sia per il minor sviluppo della psicoterapia nei servizi pubblici, sia per la minore capacità di acquisto di prestazioni private). Se a questi rilievi aggiungiamo quelli derivanti dalla recente letteratura, che ha messo in discussione la dimensione dei benefici terapeutici, specie se confrontati con quelli ottenibili da interventi non-farmacologici (es.: psicoterapia CBT), sorgono molti dubbi circa la reale utilità di uno degli strumenti più diffusi e criticati dell’armamentario psichiatrico. La seconda metanalisi ha riguardato i dati di efficacia e sicurezza degli antidepressivi per il trattamento della depressione maggiore; solo la fluoxetina ha, in questo caso, raggiunto la significatività per i parametri di efficacia confermando le problematiche di sicurezza. L'acido folico ha nella terapia della depressione un ruolo confermato da recente ed autorevole letteratura scientifica. Lo scopo è stato quello di valutare il rischio di suicidi tra i giovani pazienti che hanno seguito una “procedura di scarico” (terapia di uscita) dopo l’ospedalizzazione per depressione. Focus di questa terapia è soprattutto la dimensione “sociale” del paziente con depressione: rapporti interpersonali ed eventi della vita.

Questo studio è in collaborazione con la University of Texas Medical Branch (USA). Poiché anche l’alcol inibisce l’attività del recettore NMDA, ricercatori della Wake Forest Baptist Medical Center, in North Carolina, hanno deciso di indagare se effettivamente riuscisse ad agire come un antidepressivo. Anche gli antidepressivi, dopo dieci quindici o vent’anni, smettono di funzionare, determinando forme depressive resistenti a qualunque trattamento farmacologico. La causa delle sempre più frequenti forme depressive resistenti agli antidepressivi è la somministrazione, a pioggia, di farmaci antidepressivi, da parte anche di medici di base o di neurologi o di altri specialisti, antidepressivi prescritti per qualunque forma di tristezza, per lutti, o per depressioni sotto lithium carbonate costo soglia. Invece accade che molti psichiatri, ai pazienti divenuti resistenti agli antidepressivi, che non sanno più con quali altri farmaci trattare, li inviino a fare gli elettrochoc. Infatti, si è visto che vino, birra e alcolici in generale agiscono nel cervello in modo simile agli antidepressivi.

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